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La preparazione mentale nello sport

Ciò che avviene nella nostra mente riflette quello che avviene nel nostro corpo e viceversa.

Le problematiche psicologiche e gli stress possono causare tensioni muscolari e quindi andare ad influire la vita quotidiana e la prestazione fisica

Il corpo umano non scorda nulla di ciò che avviene nella vita del soggetto.

Se i muscoli sono rilassati le tensioni nervose diminuiscono e di pari passo, se la mente è rilassata anche i muscoli si distendono.

Appare evidente che insieme ad una allenamento fisico ci deve essere anche una preparazione mentale:

Per preparazione mentale si deve intendere il raggiungimento di un benessere psicofisico: star bene con il proprio corpo e con la propria mente e quindi con se stessi!

Questo è importante non solo per chi fa sport agonistico ma anche per tutti gli altri, dagli sportivi della domenica, ai dilettanti, al semplice appassionato.

Costruire una personalità stabile ed equilibrata è davvero importante: saper gestire le emozioni, le situazioni stressanti, i momenti di depressione, l’ansia, la rabbia, il dolore, la sensazione di non farcela, l’esaltazione, la delusione, le insoddisfazioni, i sensi d’inferiorità, i momenti di panico, di disagio, risulta determinante per raggiungere qualsiasi traguardo.

Dietro ogni l’atleta di qualsiasi livello, c’è sempre una persona con le proprie ansie, preoccupazioni, insicurezze, convinzioni, bisogni.

La concentrazione, l’attenzione, la perseveranza, la motivazione, l'autostima, sono elementi chiave che un atleta/sportivo deve imparare a controllare e potenziare.

Tanti gli aspetti da tenere in considerazione che possono influenzare la prestazione in senso positivo o negativo

E’ quindi fondamentale pianificare strategie adeguate per acquisire una mentalità vincente e sviluppare le proprie potenzialità, onde favorire un atteggiamento positivo sia nella pratica sportiva che nella vita quotidiana.

Utile in tal senso pratiche per curare la respirazione, il rilassamento, l’autostima, la motivazione, la fiducia nelle proprie possibilità.

Una preparazione mentale aiuta a sviluppare una buona immagine di sé, mantiene costante la motivazione, consente di superare i momenti di malessere, permette una gestione intelligente delle proprie energie, favorisce il raggiungimento del successo inteso come la realizzazione degli obiettivi prefissati e, alla prova dei fatti, migliora la prestazione.

Ritenzione idrica: cause e possibili rimedi

La ritenzione è un fenomeno fisiologico che colpisce, con diversa gravità, soprattutto le donne.

Per ritenzione idrica si intende la propensione del corpo ad accumulare liquidi negli spazi interstiziali, ovvero gli spazi tra le cellule.

Quante volte la sera, dopo una lunga giornata piena di impegni sia lavorativi che familiari, si avverte quella sensazione di pesantezza e gonfiore, soprattutto al livello degli arti inferiori ma anche braccia, addome, mani, dita, viso.

La ritenzione idrica è un evento normalissimo ma alcune volte può essere provocato da patologie vere e proprie come problemi cardiovascolari, epatici, renali, tiroidei; in questi casi è doveroso rivolgersi ad uno specialista.

Tralasciando i casi in cui è provocata da patologie, essa rimane comunque un fenomeno fisiologico per cui è illusorio pensare che si possa eliminarla del tutto.

Le cause sono molteplici: predisposizione genetica, alti livelli di estrogeni, uso di pillole anticoncezionali, gravidanza, dieta squilibrata, sovrappeso, sedentarietà, eccesso di grassi saturi, alterazione della normale funzionalità intestinale, stress, abuso di alcool, fumo, farmaci, postura scorretta, uso di abiti troppo stretti e scarpe inadatte, allenamento inadeguato.

Possiamo però scegliere alcuni comportamenti più consoni e migliorare le proprie abitudini quotidiane, in modo da contenere o diminuire l’eccesso di ristagnazione dei liquidi.

 Fondamentale, quindi, è impegnarsi nell’adottare una condotta di vita più salubre, insieme ad un protocollo di allenamento specifico, una alimentazione sana ed equilibrata e usare tecniche di respirazione, massaggio e stretching.

 Buon riposo notturno, attività fisica regolare, prendersi del tempo libero, andare a dormire alla stessa ora, evitare stress, ansia, fumo e alcolici, sono alcuni accorgimenti che possiamo utilizzare per migliorare la situazione.

Prevedere un allenamento ad hoc, onde migliorare la circolazione sanguigna è necessario per stimolare le pompe muscolari come quelle del polpaccio, della coscia, del gluteo, addominali, arti superiori che favorisco una corretta circolazione e ritorno venoso.

Le contrazioni muscolari favoriscono un miglioramento del tono muscolare, una miglior circolazione sanguigna e linfatica: ottimo il lavoro in sala attrezzi, attività cardiocircolatoria a bassa intensità, ginnastica in acqua, evitando workout che portino ad un accumulo di acido lattico che peggiorerebbero la situazione.

Ovviamente a fine allenamento (ed anche durante la giornata) sarà opportuno inserire posture di relax e di stretching, per favorire il drenaggio dei liquidi presenti soprattutto nelle zone inferiori del corpo.

Anche l’alimentazione assume un ruolo importante per contrastare questo fenomeno, ed è quindi buona norma strutturare un protocollo alimentare in cui vi siano presenti tutti i macronutrienti nelle giuste proporzioni, la giusta assunzione di acqua e antiossidanti, proteine di qualità, frutta e verdura fresca di stagione, carboidrati a basso indice glicemico, evitando un eccessivo consumo di acidi grassi saturi, cibi industriali, sale, merendine, fritti, alcool.

Utile è anche l’impiego di tecniche di respirazione per lavorare sul diaframma e sulla profondità del respiro, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza del sistema linfatico e quindi promuovere il drenaggio dei liquidi dallo spazio interstiziale al sistema circolatorio.

 Anche un massaggio può aiutare, ed anche se sfortunatamente non tutti possono permettersi un trattamento costante e duraturo per gli inevitabili costi, consiglio comunque anche saltuariamente, di sottoporsi ad un massaggio per incrementare la circolazione ed il drenaggio linfatico, oppure utilizzare tecniche di automassaggio o un attrezzo come il Foam Roller.

 Abbiamo quindi capito come avere uno stile di vita sano, associato ad una alimentazione equilibrata ed una attività fisica idonea, possa contrastare e limitare il fenomeno della ritenzione idrica, senza andare alla ricerca di facili rimedi e integratori miracolosi.

Il dimagrimento intelligente

 Il dimagrimento rappresenta certamente uno degli obiettivi più gettonati da chi pratica una qualsiasi attività motoria.

Molti utenti sono alla continua ricerca di segreti, pillole magiche, espedienti che possono far loro perdere velocemente il grasso superfluo e tornare in ottima forma.

Di frequente in molti si sottopongono a diete molto restrittive e spesso sbilanciate che, se da un lato fanno perdere peso in poco tempo, dall’altro distruggono una notevole quantità di massa muscolare con un conseguente abbassamento del metabolismo, innescando in tal modo, un circolo vizioso.

Ciò porta a conseguire una perdita di peso a livello numerico (il peso scende sulla bilancia) ma non necessariamente una diminuzione del grasso corporeo; si ottiene così una silhouette flaccida e molle, certamente non bella da vedere.

Un classico è la persona che vestita fa la sua bella figura, ma poi spogliata ha una silhouette alquanto discutibile: ovvero una persona con un peso corporeo nella norma ma con una notevole % di grasso (i finti magri).

Punto di partenza è capire che perdere peso, dimagrire, e farlo in maniera intelligente, non vuol dire solamente far calare il numerino che appare sulla bilancia, ma significa, essenzialmente modificare la propria composizione corporea: ovvero una diminuzione di grasso corporeo a favore di una maggiore massa muscolare.

Questo è anche il concetto del termine “Ricomposizione corporea” che va tanto di moda ma è essenzialmente un altro modo, più accattivante, per definire il dimagrimento.

Quello che è importante è la qualità del dimagrimento ottenuto, ovvero un riadattamento della composizione corporea che può avvenire in diversi modi:

a)     - Diminuzione grasso/mantenimento massa muscolare (obiettivo di una definizione muscolare)

b)     - Diminuzione grasso/diminuzione massa muscolare (verosimilmente quello che accade nella norma)

c)      - Aumento Massa muscolare/mantenimento % di grasso (per ectomorfi che devono aumentare di peso)

d)      - Aumento maggiore Massa Muscolare/aumento limitato % di grasso (dovrebbe essere l’obiettivo durante la fase di massa muscolare)

Paradossalmente si potrebbe dire che “si può dimagrire aumentando il peso” ma anche che “si può ingrassare diminuendo il peso”.

Per concludere questo piccolo trattato filosofico potremo definire il dimagrimento come una modifica della composizione corporea in modo da avere più massa magra e meno massa grassa.

Si avranno una successione di periodi dove in alcuni si punta sull’aumento della massa muscolare ed in altri sulla diminuzione della massa grassa, dove certamente nei periodi di massa aumenterà la % di grasso ma sarà compensata durante il periodo successivo dedicato alla sua diminuzione.

Il risultato finale, se fatto tutto con criterio, sarà quello  di avere un aspetto più tonico, definito, più magro, rispetto al punto di partenza.

La bacchetta magica non esiste, il segreto per un corpo in forma è un buon allenamento e una buona alimentazione tutto l’anno e tanta, tanta, motivazione e pazienza.

Tornare in forma dopo le feste: ecco le regole fondamentali


Il periodo natalizio ormai è alle spalle ma le conseguenze degli "sgarri alimentari" sono tutti li, a portata di specchio.

Ora l’obiettivo principale è ritrovare una fo
rma ottimale, ovvero perdere quei kg di troppo accumulati durante le feste, ma nel farlo è necessario prestare particolare attenzione.

Punto essenziale è non avere fretta e non andare nel panico. Il consiglio è di tornare alle normali abitudine alimentari e non cimentarsi in diete da fame, restrittive e spesso troppo sbilanciate che, se da un lato fanno perdere peso in poco tempo, dall’altro distruggono una notevole quantità di massa muscolare con un conseguente abbassamento del metabolismo.

Ciò porta a conseguire una perdita di
peso a livello numerico ma non necessariamente una diminuzione del grasso corporeo.

Sono poi da evitare tutti quelle pillole magiche che promettono di far perdere il peso velocemente e tornare in forma splendida, ma che l’unica cosa che alleggeriscono è il portafoglio, oltre a poter creare anche danni seri all’organismo.

L’unica strategia utile in tal senso è affiancare ad una attività fisica costante, una alimentazione sana ed equilibrata.

Ecco, a tal proposito, una serie di semplici regole che vi aiuteranno a ritrovare la giusta forma in maniera salutare:

RIPRENDERE LE ABITUDINI ALIMENTARI

Dopo le feste è doverono riprendere le vecchie abitudine alimentari senza inventarsi niente di estremo. Una buona scelta sarebbe quella di prevedere 5-6 piccoli pasti durante la giornata oppure 3 pasti principali (colazione, pranzo, cena) e 2 spuntini. Il digiuno non aiuta a dimagrire, anzi rallenta il metabolismo e favorisce la distruzione di massa muscolare e l’accumulo di grasso come scorta di energia. Inoltre può aumentare lo stimolo della fame e la ricerca di cibo, con il rischio di abbuffate al pasto successivo. Se poi è in programma una sessione di allenamento c’è il rischio di ritrovarsi senza energia e vanificare il tutto. Saltare i pasti fa diminuire il livello di zuccheri nel sangue e questo può portare a sensazione di indebolimento, stanchezza, perdita di concentrazione, mal di testa, nervosismo.


FARE UNA COLAZIONE NUTRIENTE

La colazione è il primo e più importante pasto della giornata in quanto l’organismo proviene da molte ore di digiuno. E’ un momento fondamentale poiché si devono ripristinare i livelli energetici per affrontare la giornata con energia e vigore. Deve essere bilanciata e contenere tutti i macronutrienti essenziali come i carboidrati, proteine, grassi e acqua. Fare una sana e nutriente colazione promuove una diminuzione dei famigerati attacchi di fami, mantiene il livello di zuccheri costante e favorisce una scossa al metabolismo. Saltare la colazione al mattino è un comportamento da evitare

BERE MOLTA ACQUA

Il nostro organismo è costituito principalmente di acqua, circa il 70% del peso corporeo. La sua presenza nell’organismo è essenziale per lo svolgimento di tutti i processi fisiologici e delle varie reazione chimiche: i substrati energetici e l’ossigeno sono veicolati in soluzione acquosa, le tossine vengono eliminate tramite soluzione acquosa, è alla base della digestione, funziona da termoregolatore, combatte gli inestetismi legati alla ritenzione idrica. Noi assumiamo acqua attraverso le bevande e gli alimenti; inoltre l’organismo produce acqua durante i processi di ossidazione di carboidrati, proteine e grassi. Bere 2-3 lt di acqua al giorno è alla base per un buon funzionamento dell’organismo.

MANGIARE  I CARBOIDRATI

I carboidrati assunti nelle giuste quantità e qualità sono fondamentali per mantenere un buono stato di salute e di forma fisica. Devono essere distribuiti equamente durante la giornata onde ricavare energia per le attività quotidiane e per ottimizzare la performance sportiva: apportano energia di pronto utilizzo per tutti i processi organici, favoriscono un risparmio proteico in quanto una riduzione eccessiva di carboidrati fa innescare un processo in cui si ricava energia da fonti non glucidiche, favoriscono il metabolismo dei grassi (i grassi bruciano sulla fiamma dei carboidrati). Vanno assunti anche quando si vuole dimagrire, l’importante e fare la scelta giusta. Sono da preferire i carboidrati complessi a basso indice glicemico come pane, pasta e riso integrali, legumi, cereali integrali come l'orzo, segale, avena, farro, grano saraceno, amaranto, quinoa, ed evitare i zuccheri semplici come pane bianco, cereali raffinati, miele, dolci, merendine, bevande zuccherate. Il controllo della glicemia (livello di zuccheri del sangue) è fondamentale per una buona salute e mantenimento del peso.

SCEGLIERE GRASSI SALUTARI

I grassi sono fondamentali per il nostro organismo e svolgono importanti funzioni per il corretto funzionamento del nostro corpo: rappresentano una riserva energetica, proteggono gli organi interni, fungono da isolante termico, intervengono nel trasporto e assorbimento di vitamine A-D-E-K-Q, sono elementi essenziali per le membrane cellulari, sono precursori di numerosi ormoni, compongono la guaina mielinica del sistema nervoso, contribuiscono al senso di sazietà, abbassare l’indice glicemico del pasto. E’ necessario però una scelta oculata degli stessi preferendo quelli insaturi come olio d’oliva, pesce, frutta secca rispetto a quelli saturi presenti nella carne, nel salumi o nei formaggi.

ASSUMERE LA GIUSTA QUANTITA’ DI PROTEINE

Le proteine sono il principale costituente dell’organismo dopo l’acqua. ll fabbisogno proteico giornaliero varia da persona a persona a seconda del sesso, età, tipo di lavoro svolto, attività sportiva praticata, metabolismo e capacità organica di assimilare proteine. Sono i costituenti di numerosi tessuti e strutture indispensabili: muscolo, plasma, ormoni, enzimi, ed inoltre svolgono funzioni energetiche e di trasporto. Essenziale quindi la loro presenza in quanto forniscono materiale per il mantenimento, riparazione, e costruzione della preziosa massa muscolare. Oltretutto il loro consumo aumenta il metabolismo: il loro dispendio energico per essere trasformate ed assimilate è di circa il 20-30%, rispetto al 5-10% dei carboidrati e il 2-5 % dei grassi.

ATTIVITA’ FISICA COSTANTE E PROGRESSIVA

Un’attività fisica costante, regolare e progressiva dovrebbe rappresentare un dogma per chi vuole essere in forma ed in salute. L’importante è pianificare un protocollo in base alle proprie esigenze ed il proprio grado di allenamento. Punto cruciale è capire che non possiamo pretendere di recuperare la condizione nel giro di una settimana, ed è quindi consigliabile un approccio graduale, onde evitare stress e traumi muscolari. Non si deve esagerare con l’allenamento, non è necessario “sfondarsi” tutti i giorni; fondamentale è organizzare una progressione di allenamento in base anche a tutti gli altri impegni come lavoro, studio, famiglia, onde favorire un recupero completo in vista del successivo stimolo allenante.

DORMINE E RIPOSARE BENE

Dormire in maniera adeguata è fondamentale per recuperare al meglio le energie spese durante la giornata ed influenza la nostra salute. Dormire è il miglior integratore e il sonno regolarizza il corpo in tutte le sue funzioni: metaboliche, fisiche, psicologiche. Un cattivo riposo notturno porta ad un quadro ormonale che favorisce una maggiore sensazione di fame. Di per sé dormire poco non rallenta direttamente il metabolismo in quanto l’aumento o la diminuzione di peso dipende dal quantitativo calorico assunto; dormire bene, però, influisce indirettamente sul dimagrimento in quanto diminuisce lo stress, la persona è più calma ed il desiderio di cibo diminuisce. Dormire di seguito 7-8 ore può rappresentare una soluzione ottimale.

Il cardio a digiuno fa davvero perdere più peso?

 Il dimagrimento è sicuramente una delle richieste più frequenti nel settore del fitness.

 Molti utenti sono alla continua ricerca di segreti, pillole magiche, espedienti che possono far loro perdere velocemente il grasso superfluo e tornare in ottima forma.

 Negli ultimi anni è stata molto sponsorizzata la strategia di fare attività cardio a digiuno; si pensava infatti, che attraverso questo tipo di allenamento si potesse accelerare la perdita di grasso.

 Purtroppo le cose sembra che non stiano proprio cosi: uno studio scientifico ci dice che l’esecuzione del cardio a digiuno non mostra alcun vantaggio rispetto all’attività fisica a stomaco pieno.

 Lo studio in particolare, della durata di 4 settimane è stato condotto da Brad Schoenfel (esperto di fitness, ricercatore, riconosciuto a livello internazionale in fatto di composizione corporea) in cui si evidenzia che i cambiamenti della composizione corporea in seguito ad esercizio aerobico associato ad una dieta ipocalorica sono simili, indipendentemente dal fatto che un individuo sia a digiuno o meno prima dell’allenamento. (Brad Jon Schoenfeld et al. J Int Soc Sports Nutr.2014.) 

 Brad Schoenfel riferisce in merito allo studio citato che comunque la ricerca non ha riguardato individui molto magri, quindi rimane possibile (anche se improbabile) che ci possa essere un beneficio, ad esempio, per i bodybuilder nelle ultime settimane prima di una competizione. Per la stragrande maggioranza della popolazione però non c’è alcuna differenza tangibile tra l’eseguire cardio a digiuno o dopo aver mangiato.

 Il problema sta a monte, in quanto la perdita di grasso non dovrebbe essere valutata durante la seduta di allenamento ma fondamentale è valutare l’utilizzo dei grassi a livello energetico durante il periodo successivo; nelle ore/giorni successivi al workout.(innalzamento metabolico)

 Oltretutto in soggetti non abituati ad allenarsi in queste condizioni oppure semplicemente non in forma, si potrebbe creare una crisi ipoglicemica con sintomi come cefalea, vertigini, irritabilità, agitazione, difficoltà di concentrazione, forte desiderio di cibo, con la conseguenza di condizionare tutto il resto della giornata.

 Ovviamente le risposte dell’organismo sono soggettive, e se una persona allenata si trova a suo agio nel praticare una corsa al mattino a digiuno e ne trova giovamento, il problema non esiste.

Non fermiamoci

Stiamo vivendo un periodo storico molto complicato sia dal punto di vista economico che salutare.

Il nostro settore è stato penalizzato duramente dalle istituzioni senza peraltro un motivo valido: non c'è uno studio scientifico che certifichi la pericolosità delle palestre come luogo di contagio, ne si sono verificati in passato focolai riconducibili alle attività dei centri sportivi.

Nonostante questa ingiustizia non dobbiamo compromettere la nostra capacità di giudizio, il nostro senso critico, la nostra voglia di andare avanti.

Soprattutto non dobbiamo abbassare la guardia, farci sopraffare dal pessimismo, depressione e negatività che ci circonda: preoccuparsi non serve a nulla, anzi peggiora la situazione.

Ciò che avviene nella nostra mente riflette quello che avviene nel nostro corpo e viceversa.

Le problematiche psicologiche e gli stress possono causare tensioni muscolari e quindi andare ad influire la vita quotidiana.

 Il corpo umano non scorda nulla di ciò che avviene nella vita del soggetto.

L’attività fisica, diminuisce le tensioni nervose e tossine prodotte durante la giornata, favorendo la produzioni di ormoni che agiscono come sedativi.

Il movimento aiuta a migliorare la qualità della vita, previene le malattie cardiovascolari, aiuta l’ipertensione, aiuta a dimagrire, previene e controlla il diabete ed il colesterolo, previene e combatte la depressione, l’ansia e lo stress.

 Per vivere bene è necessario sancire un equilibrio tra mente e corpo.

Per cui è doveroso non fermarsi, continuare a lottare, non smettere di fare movimento nonostante hanno chiuso le nostre amate palestre.

Attrezziamoci di ingegno, organizziamo un programma di allenamento da fare a casa o all'aperto magari con l'aiuto del vostro trainer di fiducia, compriamo del materiale che possa essere utile, al fine di garantire al nostro organismo la giusta medicina per essere in forma ed in salute. 

Sport e movimento: il vero farmaco della longevità

La nostra esistenza è scandita dal movimento fin dai primi momenti.

Già durante la gravidanza ogni bambino scalcia, fa capriole, cambia di posizione; ovvero si sta allenando a tutti gli effetti.

Una volta nato incomincia ad assaggiare con la bocca ogni cosa, gattona, alza le braccia, gioca, inizia a camminare, ad esplorare: insomma continua il suo allenamento.

L’essere umano è fatto per muoversi e la prima regola per vivere bene è  quella di continuare l’allenamento soprattutto con il passare degli anni.

Purtroppo oggi giorno è prassi comune un atteggiamento sedentario, e questa è anche una delle principali cause di patologie del nostro secolo sia a livello cardiovascolare, sia a livello dell’apparato locomotore.

Fondamentale, quindi, lavorare in prevenzione, impegnandosi in una condotta di vita più salutare, intraprendere una costante ed equilibrata  attività fisica ed una alimentazione sana e nutriente

E’ evidente che se il problema è di ordine patologico ci dovremo rivolgere a specialisti e medici del settore, ma qui voglio considerare l’attività fisica come un farmaco e/o come supporto terapeutico x la prevenzione di alcune malattie.

Ciò che avviene nella nostra mente riflette quello che avviene nel nostro corpo e viceversa.

Le problematiche psicologiche e gli stress possono causare tensioni muscolari e quindi andare ad influire la vita quotidiana.

Il corpo umano non scorda nulla di ciò che avviene nella vita del soggetto.

L’attività fisica, diminuisce le tensioni nervose e tossine prodotte durante la giornata, favorendo la produzioni di ormoni che agiscono come sedativi.

Il movimento produce degli adattamenti sia fisici che di ordine psicologico: aumento flessibilità e elasticità dei muscoli, tendini, legamenti, articolazioni; migliore lubrificazione articolare, miglioramento della circolazione e della respirazione, miglior trofismo muscolarediminuzione % di grasso corporeo, sviluppo della consapevolezza in sé, riduzione dello stress fisico e psicologico, effetti rilassanti e calmanti, miglioramento adattamento sociale, più sicurezza nei rapporti esterni, minore fatica nel compiere gesti quotidiani.

L’attività fisica perciò aiuta a migliorare la qualità della vita, previene le malattie cardiovascolari, aiuta l’ipertensione, aiuta a dimagrire, previene e controlla il diabete, il colesterolo, la depressione, l’ansia e lo stress.

Non servono grossi sacrifici, allenamenti stressanti, rinunce difficili da digerire,
l’importante è programmare una attività fisica costante in base alle proprie esigenze ed il proprio grado di allenamento; lo scopo è di far ripartire, mantenere e migliorare le funzionalità dell'organismo per vivere meglio e più a lungo.

Accanto a questo è necessario abbinare una sana e nutriente alimentazione che non deve prevedere chissà quali dettami: basta il buon senso!!!!

"Iniziate ad allenarvi senza stressarvi troppo, non si deve vincere la maratona….iniziate a mangiare bene ma senza eccessive rinunce, non si deve andare a fare miss o mister universo!!!!"

Un’attività fisica costante e regolare insieme ad una sana e corretta alimentazione dovrebbe rappresentare un dogma per chi vuole essere in forma ed in salute.

Questo sarà un passo fondamentale per il  proprio benessere  ed  un ritrovato equilibrio.

Muoversi migliora la qualità della vita, l’autostima, l’umore, i rapporti con gli altri, la salute.

Movimento vuol dire vita sana, vita sana vuol dire vita di qualità, vita di qualità vuol dire vita più lunga!!!!

Stretching: perché è cosi importante?


La parola stretching (dall’inglese to stretch: allungamento) indica quelle forme di esercizio fisico che determinano un allungamento muscolare, una migliore escursione articolare, una maggiore elasticità muscolare.

E’ un’attività che prevede, attraverso movimenti lenti e controllati, il raggiungimento di posizioni di allungamento  avendo come obiettivo di  ristabilire, mantenere o aumentare l’elasticità di tutti i distretti corporei e di conseguenza aumentare la loro flessibilità e funzionalità, contribuendo al ripristino di un equilibrio globale.

Non è importante l’età, il sesso, la quantità di massa muscolare, il tipo di sport praticato, ma è importante allenare la flessibilità.

La forza è proporzionale all'elasticità; un muscolo duro, rigido, impettito, diventa debole per essere troppo forte, favorendo disturbi, malesseri, sofferenza fisica ed infortuni.

Una buona elasticità e flessibilità muscolare insieme ad una migliore mobilità articolare favorisce uno sviluppo più armonioso della muscolatura e vantaggi a livello di prestativo.

Durante la nostra vita il nostro organismo somatizza stress, tensioni, preoccupazioni che possono sfociare in irrigidimenti, accorciamenti e contratture, procurando fastidi e dolori; se poi anche nella pratica sportiva sollecitiamo il corpo con  allenamenti intensi, è normale sentirsi un po’ contratti.

E’ necessario dunque, introdurre tecniche di allungamento che coinvolgano intere catene muscolari,  avendo come obiettivo il ripristino di un equilibrio tra i vari distretti corporei.

Non parlo di quei semplici esercizi di allungamento eseguiti prima e alla fine della seduta di allenamento, che pur hanno una loro ragione d’essere, ma sessioni di allenamento incentrate nel miglioramento della flessibilità  avendo però una visione globale del corpo umano.

Questo tipo di esercitazione non solo è diventata parte integrante dell’allenamento di tutte le discipline sportive, ma è ormai considerata una vera e propria attività fisica che favorisce il benessere psico-fisico, la mobilità delle articolazioni, la flessibilità ed elasticità muscolare, la postura,  la circolazione, una migliore capacità di rilassarsi, una riduzione dello stress.

Ottime scelte sono lo ginnastica posturale come il metodo Mézières, la rieducazione posturale globale di Souchard, ma anche lo yoga, il power stretching, il pilates e tutte quelle discipline sportive dove la flessibilità e l’elemento centrale dell’allenamento.

A voi la scelta!!!

Lettera aperta...

Viviamo un momento particolare della nostra vita, ci hanno privato delle nostre libertà e siamo bombardati di notizie ed informazioni a dir poco agghiaccianti: un vero e proprio film dell’orrore!

E allora fermiamoci un attimo, disintossichiamoci da tutto quello che sta accadendo, riappropriamoci, nel limite del possibile, della nostra serenità.

Smettiamola di preoccuparci tanto non serve a nulla, abbiamo già tutto a disposizione: il nostro cervello, le nostre idee, i nostri sogni.

Un grande saggio diceva che la vera ricchezza non sta’ nelle cose che possediamo, ma nella quantità di tempo libero che abbiamo.

Questo è un momento perfetto per ricaricare le batterie, rigenerarsi, rilassarsi, imparare ad ascoltare le proprie emozioni.

Poniamoci domande, riflessioni, prestiamo attenzione al nostro benessere: la qualità della nostra vita dipende anche dalla qualità dei nostri pensieri.

Leggiamo un bel libro, ascoltiamo musica, guardiamoci un bel film, gustiamoci del buon cibo, del buon vino, coccoliamo le persone che vivono insieme a noi, pratichiamo sport e chi più ne ha più ne metta.

Ma facciamolo con grande consapevolezza, gustiamoci appieno questi momenti, non diamo tutto per scontato, assaporiamo la vita anche nelle cose più normali e banali.

Dobbiamo avere fiducia nel futuro e vivere il presente senza angosce e preoccupazioni, rendendosi conto che prima o poi tutto questo passerà.

Sarà un lontano ricordo e torneremo alle nostre abitudini, ad abbracciare e baciare le persone a cui teniamo, ad uscire e visitare luoghi che desideriamo, con la differenza, fondamentale, di avere un po’ più di entusiasmo nel fare le cose, di apprezzare quegli avvenimenti e quelle piccole situazioni quotidiane, e soprattutto, provare gratitudine per quello che abbiamo ricevuto nella nostra vita……. atteggiamenti che forse, avevamo un po’ tutti dimenticato.

Un abbraccio.....Marco Romix Trainer


Eliminare i carboidrati dalla dieta?...Non fare questo errore!!!

Siamo passati dalla moda “low fat”, dove i grassi venivano demonizzati , alla tendenza attuale del “low carbs”, in cui i carboidrati sono il male assoluto.

Veniamo da un passato di disinformazioni e siamo ancora legati a miti e leggende ormai superate da evidenze scientifiche.

Sicuramente un eccesso di carboidrati nella dieta può causare un aumento di peso, obesità, dipendenza dal cibo e patologie ad essi collegate; ma ora si stà esagerando!!!

In nome di corpo estetico eatletico da esibire, purtroppo, in questo periodo storico vanno tanto di moda le diete low carbs, in cui vi è una marcata diminuzione o eliminazione dei carboidrati dal piano nutrizionale in risposta ad un aumento del consumo di grassi e proteine.

Questi protocolli alimentari, che ovviamente non possono essere considerati equilibrati, fanno perdere peso in modo veloce nel breve periodo ma il loro problema è che non sono sostenibili nel tempo.

Infatti dopo una naturale diminuzione di peso, dovuta soprattutto alla perdita di acqua, esso entrarà in una situazione di stallo e non scenderà più; presi dallo sconforto la reazione comune è riprendere a mangiare anche più di prima e riacquistare non solo il peso perso ma anche di più.

E' stato appurato che il 90% delle persone che intraprende queste alimentazione drastiche dopo un iniziale perdita di peso con il passare del tempo riacquista i kg persi.

Perchè succede questo??

Tra le varie cause, una sicuramente è il ruolo della leptina.

La leptina è un ormone prodotto soprattutto dal grasso corporeo ed è responsabile del senso di sazietà, controlla l'appetito, mantiene alto il metabolismo, regola il sistema immunitario, l'attività tiroidea, il sistema produttivo,ecc ecc.; quindi è ovvio che un livello ottimale di questo ormone è essenziale per il buon funzionamento del nostro organismo.

Purtroppo una restrizione calorica eccessiva a carico dei carboidrati per un periodo più o meno lungo, innesca una diminuzione della leptina che scatena una diminuzione di altri ormoni: questo processo porta il metabolismo a rallentare, aumentano gli attacchi di fame e diminuisce il senso di sazietà.

Tutto ciò si traduce in un blocco della perdita il peso ed anzi siamo portati ad ingrassare anche assumendo le stesse calorie.

Voglio svelarvi un segreto: “I carboidrati vanno assunti anche quando si vuole perdere peso”.

Paracelso diceva :” E' la dose che fa il veleno.”

I carboidrati assunti nelle giuste quantità e qualità sono fondamentali per mantenere un buono stato di salute e di forma fisica.

Ecco alcuni funzioni di questi famigerati carboidrati:

- apportano energia di pronto utilizzo per tutti i processi organici
- favoriscono un risparmio proteico in quanto una riduzione eccessiva di carboidrati fa innescare un processo in cui si ricava energia da grassi e proteine con distruzione della massa muscolare e la formazione di corpi chetonici che risultano tossici per il nostro organismo.
- favoriscono il metabolismo dei grassi; i grassi bruciano sulla fiamma dei carboidrati
- danno energia per le attività quotidiane e per ottimizzare la performance sportiva
- sono il principale combustibile per il lavoro muscolare

Una diminuzione drastica di questo macronutriente porta ad un logoramento fisico e mentale: se non ci sono i carboidrati il cervello si annebbia, siamo stanchi, nervosi, deboli, possono sorgere insonnia, vertigini, tremolii, nausea, stitichezza, alito cattivo.

Qualsiasi piano nutrizionale che prevede una drastica o addirittura eliminazione di un macronutriente, è sempre una scelta dannosa per il nostro organismo che sottopone lo stesso ad uno forte stress; a lungo termine una dieta sbilanciata pone a rischio la nostra salute.

Ma ora veniamo al sodo: quali carboidrati posso consumare anche in un periodo in cui voglio perdere peso??

La scelta deve ricadere sui carboidrati complessi a basso indice glicemico come pane, pasta e riso integrali, legumi, cereali integrali come l'orzo, segale, avena, farro, grano saraceno, amaranto, quinoa.

Questi alimenti garantiscono la giusta qualità di carboidrati onde ricavare energia per i processi biologici del nostro organismo e per le attività quotidiane, anche in periodi dedicati al dimagrimento.

Ma non si limitano a questo; l'assunzione abituale di questi alimenti risulta una mossa vincente per la prevenzione di malattie cardiovascolari, metaboliche, patologie intestinali e tumori.

Per quanto riguarda le quantità ovviamente ogni regime alimentare deve essere personalizzato in base ai propri obiettivi ed esigenze legate allo stile di vita, al tipo di attività sportiva, al tipo di lavoro svolto, alle proprie caratteristiche fisiche e genetiche e certamente ai propri gusti personali.

“Mangiare è una necessità, mangiare intelligentemente è un'arte.” (La Rochefoucoult)

Training autogeno: esercizio della pesantezza

Una volta raggiunto il giusto rilassamento attraverso la tecnica della calma, si può passare al primo vero esercizio del training autogeno: l’esercizio della pesantezza.

Questo esercizio porta ad una sensazione di pesantezza in tutto il corpo ed è molto utile nei casi di tensioni muscolari che provengono da problematiche emotive, favorendo una presa di consapevolezza del nostro corpo.

Spostando la concentrazione in direzione del braccio dominante, richiamiamo nella nostra mente la sua funzione nella vita quotidiana, provando un senso di gratitudine.

Dopo qualche istante incominciamo a pronunciare:” il mio braccio destro é pesante…..il mio braccio destro é molto pesante….il mio braccio destro é pesantissimo….ed io sono calmo e rilassato.”

Per aiutarci a raggiungere la percezione della pesantezza possiamo aiutarci con formule del tipo: “il mio braccio è pesante come il piombo”, oppure tramite un‘immagine sonora che evoca qualcosa di massiccio, ma questo può variare da persona a persona.

Mentre si pronunciano queste parole possiamo evocare un’immagine dei muscoli del braccio che gradualmente si distendono.

La formula va ripetuto 4-5 volte prima di passare al braccio sinistro, ed in successione alle braccia insieme, gamba destra, poi a quella sinistra, entrambe le gambe, addome, petto, spalle, schiena.

Il tutto porta ad una sensazione di pesantezza, di stanchezza nel senso buono della parola , un profondo stato di quiete e di rilassamento che si propaga in tutto il corpo, portandoci ad un allentamento, ad un distaccamento dai nostri pensieri, ansie, preoccupazioni.

Percezioni comuni durante questo esercizio sono un senso di sprofondamento nel pavimento oppure una sensazione di galleggiamento sull’acqua o sopra una nuvola.

Ci lasciamo andare, allentiamo le nostre protezioni, i nostri muri mentali e lasciamo che qualcosa dentro di noi accada: tutto ciò si traduce in una piacevole sensazione di benessere.

Durante l’esercizio della pesantezza può comparire una sensazione di calore a causa della vasodilatazione, una sensazione di mani e dita gonfie, formicolii vari.

Ovviamente una volta terminato l’esercizio é doveroso procedere ad una fase di ripresa graduale delle attività motorie: quindi inizieremo con piccoli movimenti di mani, braccia e gambe, ci sposteremo di fianco, lentamente apriremo gli occhi e solo quando ci sentiremo pronti ci potremo sedere e successivamente alzare in piedi.

Questo tipo di esercitazione può durare, all’inizio, qualche minuto a seconda del tempo a disposizione e magari eseguirlo per 2-3 volte al giorno.

Solo quando saremo padroni della pesantezza passeremo al secondo esercizio del training autogeno: l’esercizio del calore.

La sciagura del weekend

Tra le tante domande che mi vengono poste dai normali frequentatori della palestra è il perché, nonostante gli sforzi, dopo un iniziale miglioramento della propria forma fisica, non si riesca più a migliorare la propria definizione muscolare.

Per definizione muscolare intendo un miglioramento della composizione corporea attraverso una diminuzione della % di grasso corporeo   e mantenimento della massa muscolare.

Per ottenere risultati visibili è fondamentale pianificare un programma di allenamento adatto alle proprie caratteristiche fisiche, un piano alimentare equilibrato ed uno stile di vita consono per uno sportivo e soprattutto tanta costanza e motivazione.

Tralasciando il discorso allenamento che esula questo articolo ed anche sorvolando sulla componente genetica tanto importante, ora voglio dibattermi sul discorso alimentare e stile di vita.

E qui casca l’asino!!!

Purtroppo non basta allenarsi duramente ma è necessario organizzare un appropriato regime alimentare in funzione dei propri obiettivi.

Per prima cosa occorre stabilire il proprio metabolismo giornaliero in termini di calorie e ripartirle sapientemente nei vari macronutrienti.

Ma fin qui i problemi non si pongono: dal lunedì al venerdi sera stiamo tutti molto diligenti nel seguire la nostra dieta.

Ma poi arriva lui, il weekend, tanto sognato e agognato e cosa succede?
- venerdi sera aperitivo con drink e “schifezze varie”
- sabato sera pizza e bevande alcoliche o zuccherine,
- domenica pranzo fettuccine/pasta al forno, pollo, patate e tiramisù.
- per non parlare della sosta del cornetto notturno.

Nulla di sbagliato, per una persona che va in palestra per mantenersi in forma ma non pretende particolari risultati a livello di composizione corporea.

Ma se vogliano raggiungere determinati obiettivi estetici, non possiamo meravigliarci se arriviamo fino ad un certo punto e poi ci arrestiamo.

Non possiamo stare attenti per 4 giorni e mezzo e poi dal venerdi sera ci scordiamo del nostro piano alimentare; cosi vanificheremo tutti gli sforzi fatti!!!

Se nel weekend bruciamo quanto di buono fatto durante la settimana, rimarremo sempre allo stesso punto; e cioè impieghiamo la settimana per smaltire gli eccessi alimentari del weekend.

Per cui se vogliamo alzare l’asticella, è doveroso stare attenti alla propria dieta anche nel fine settimana, pianificando certo lo “sgarro” ma organizzato sapientemente.

Per ottenere risultati la formula magica non esiste, esiste solo duro allenamento, alimentazione equilibrata, riposo adeguato e stile di vita sano.

A buon intenditor……

Avena: il cereale degli sportivi

L’avena è una pianta della famiglia delle Graminacee e produce un cereale ricco di proprietà benefiche che favoriscono un buon stato di salute.

Fino a qualche anno fa in Italia l’uso dell’avena era destinato quasi esclusivamente per alimentare gli animali, mentre nei popoli del nord Europa come in Scozia e paesi Scandinavi, è stata da sempre uno degli alimenti base della dieta.

Oggi i benefici dal consumo di questo cereale sono molto conosciuti e la sua diffusione anche nel nostro paese ed in tutto il mondo è un dato di fatto.

E’ un alimento tra i più consigliati anche in ambito sportivo dato le sue innumerevoli qualità nutrizionali:

- apporta circa 390 calorie su100gr di prodotto consumato
- contiene carboidrati per il 60-70%, proteine 12-16%, grassi al 7%
- i carboidrati sono a basso indice glicemico e riforniscono il nostro organismo di energia nel tempo evitando forti sbalzi di glicemia e picchi insulinici
- è il cereale con la più alta percentuale di proteine (12-16%)
- contiene importanti acidi grassi essenziali utili per un buon funzionamento vascolare
- sono presenti vitamine del gruppo B, e minerali come il calcio, fosforo, magnesio, ferro, zinco
- è un potente antiossidante ed antinfiammatorio
- ricca di fibre che favoriscono il controllo della fame, del peso corporeo e la funzionalità regolare dell’intestino
- abbassa il colesterolo

In commercio può essere trovata in diverse forme come fiocchi, farina, latte.

In cucina è un ingrediente importante per il muesli ed il porridge utilizzati soprattutto a colazione.

E’ utilizzata in preparazione dolci e salate come barrette, biscotti, pancake, crocchette, burger vegetali, pane, zuppe, minestre, vellutate, tisane

Può avere anche un utilizzo a livello cosmetico in quanto si possono preparare maschere per il viso, shampoo per capelli, scrub per la pelle.

Insomma un alimento veramente ricco di proprietà benefiche, un vero toccasana per la salute, che non dovrebbe mai mancare nella dispensa di ognuno di noi.

A voi la scelta…

Il ginseng: tutto quello che c’e’ da sapere


Il ginseng è  una pianta di origine cinese e coreana usata da migliaia di anni per uso terapeutico, curativo ed energizzante.

Appartiene alla famiglia delle Araliaceae e  le sue radici contengono numerose sostanze nutritive e benefiche come le vitamine, olio essenziale, polisaccaridi, saponine triterpeniche,  

Guida per aumentare il testosterone naturalmente

Il testosterone è un ormone prodotto nei testicoli ed è fondamentale  per lo sviluppo delle caratteristiche sessuali maschili come la peluria, tono della voce, erezione organo sessuale, comportamento.

Il testosterone inoltre contribuisce allo sviluppo della massa muscolare, mantiene alti i livelli di energia, favorisce una diminuzione del grasso corporeo.

BASTA CON TUTTO QUESTO HI-TECH!!!

Viviamo in un momento storico dove l’innovazione tecnologica la fa da padrona: digitale, satellitare, dvd, tablet, pc, internet, smartphone, smartwatch, mp3,  social network e chi più ne ha più ne metta.

Ovviamente tutto questo ci ha di molto semplificato e facilitato la vita, ma forse ci ha anche un po’ troppo robotizzato, facendoci perdere il gusto della vita reale.

Anche nel mondo dello sport  l’hi tech ci permette di utilizzare i più svariati strumenti per valutare la nostra performance: frequenza cardiaca, percorso effettuato, velocità di andatura,  calorie consumate, livello di glucosio nel sangue, efficacia del risposo, conta passi, ecc ecc.

Tutto molto bello, tutto molto utile, ma oggi però voglio esaminare la situazione sotto un altro punto di vista.

Non voglio  farvi la romanzina del tempo che fù, che prima era più bello, più a misura d’uomo, più naturale;  le epoche passano e la tecnologia è sicuramente utile e va utilizzata ma voglio solo consigliarvi un approccio un po’ più distaccato dall’uso di questi prodotti soprattutto nello sport amatoriale

Nel praticare una qualsiasi attività, lavorativa, sportiva, artistica, letteraria, didattica, siamo spinti sempre più ad una irrefrenabile competizione interpersonale.

Questo modello di vita,  invoglia a primeggiare ed emergere in ogni campo, a ricercare la perfezione, a non rimanere mai indietro, ad essere sempre all’avanguardia.

Ed eccoci che siamo pronti con il nostro supporto tecnologico di turno per vedere se miglioriamo, se siamo più bravi degli altri, se superiamo  i nostri limiti ; che in linea di massima va bene, ma non deve diventare una ossessione ed aumentare cosi lo stress già accumulato durante la vita quotidiana.

Ti do un consiglio, ogni tanto lascia a casa il cell, l’orologio cardio-gps, conta passi, conta calorie,  mp3 per correre, l’iPod,  e qualsiasi altra diavoleria elettronica e goditi veramente il tuo momento, il tuo corpo e rientra in contatto con te stesso.

Per esempio se vai a correre fuori a piedi o in bicicletta guarda i fiori, ascolta il canto degli uccelli, il rumore dei passi o della bicicletta, il profumo dell’erba, ammira il panorama , e spegni e  lascia perdere il fracasso assordante delle cuffiette, che se ti fa andare più forte però ti fa perdere il contatto con te stesso, con le tue sensazione corporee e con la natura.

Per i più attenti, sarà una vera sorpresa, una presa di coscienza, di consapevolezza del proprio corpo, del proprio ritmo e del proprio respiro: una forma di meditazione che aiuta a spezzare l’incessante rumore della nostra mente ricaricando le batterie nervose.

Il consiglio è utile anche per chi frequenta la sala pesi dove nel 70% dei casi non ci si allena con consapevolezza: chiacchiericcio, musica alta, distrazioni, cuffiette, la fanno da padrone.

La concentrazione anche qui è fondamentale: è necessario creare una connessione tra la mente ed il muscolo, creare  una consapevolezza in quello che stiamo facendo: un conto è spostare pesi, un conto è allenare muscoli.

Basta con tutto questo chiacchiericcio durante l’allenamento, se ci si allena seriamente si è concentrati e non si parla di frivolezze tra una serie ed un’altra pensando di stare al bar; basta con le cuffiette alle orecchie con musica assordante, basta chiedere al titolare della palestra musica motivazionale; la motivazione deve nascere da dentro di voi e non serve altro.

Anche qui è fondamentale riprendere il contatto con le proprie sensazioni, essere attenti osservatori della propria tecnica di esecuzione,  sentire il peso, il muscolo che si contrae e che si allunga, le fibre muscolari che si attivano, il sangue che pompa, i muscoli che s’ ingrossano, la sensazione di bruciore…ahhhhh che bella sensazione!!!!!.

Provate e fatemi sapere cosa provate : vi assicuro che la differenza si noterà e ciò gioverà non solo al vostro benessere ma sicuramente anche alla vostra performance.

A voi la scelta….

Dimagrire con la mente

Una delle richieste più frequenti che mi vengono poste nel mio lavoro è sicuramente quella del dimagrimento.

Tutti sono alla ricerca di consigli, segreti, espedienti, che possono aiutare a  perdere il grasso superfluo e tornare in ottima forma, nel più breve tempo possibile.

Come già più volte dibattuto, il segreto per un fisico allenato sta nel  connubio tra una sana  alimentazione ed una attività fisica impostata ad hoc sulla persona; unite ovviamente da costanza e motivazione.

Oggi però voglio parlarvi di un approccio al dimagrimento che spesso non viene preso in esame.

Perché la maggior parte delle persone, una volta intrapreso un regime alimentare equilibrato, non riescono ad essere costanti nella dieta?

Le risposte sono due: cultura alimentare ed il rapporto con il cibo.

Oggi ci concentriamo sul rapporto che abbiamo con il cibo.

Si lo so, viviamo in Italia, patria del buon vino e dell’ottimo cibo; mangiare è un momento di socialità molto importante nella famiglie italiane, non manca mai l’occasione per riunirsi e festeggiare con leccornie di ogni tipo.

Questo va benissimo,se capita ogni tanto e se abbiamo un giusto rapporto con il cibo, ma il problema nasce se poi dietro c’e’ una particolare predisposizione mentale.

Innanzitutto è da dire che la vita non è solo mangiare……il cibo è un piacere, certamente, ma il più delle volte  deve essere visto come un mezzo di sostentamento; durante i pranzi o cene che siano, la cosa importante è lo stare insieme, non deve essere protagonista solo il cibo, o non del tutto.

E’ importante avere un rapporto sano con gli alimenti, esprimere gratitudine e apprezzamento per quello che mangiamo, in fondo è quella  cosa che ci dà energia, ci mantiene in vita e ci gratifica.

Dobbiamo mangiare quando è il bisogno fisiologico primario  che ce lo chiede, e non un desiderio visivo o una emozione

Questo è il vero problema!!!!

Diamo troppo importanza al cibo ed in lui cerchiamo consolazione, sicurezza, sollievo alle nostre sofferenze psicologiche come il bisogno di attenzione, il desiderio di piacere, il confronto con gli altri, la paura di sbagliare, stress da lavoro, infelicità di un rapporto, rabbia, delusione, noia, frustrazione, ansia.

Mangiare spinti dalle emozioni ci può creare problemi, essendo completamente inconsapevoli dei fattori emotivi che scatenano a farlo.

E’ necessario un percorso di introspezione per ottenere un controllo della mente e trovare u
na soluzione ai proprio problemi, porsi delle domande sul perché dei propri comportamenti, spezzare la relazione tra cibo ed emozione.

Troppe volte siamo ipercritici per il nostro aspetto, per i nostri pensieri, per i nostri comportamenti e per quello che proviamo.

Primo passo sarà l’ accettazione di se stessi,  imparare ad  amare  se stessi, ad amare il proprio corpo,  ed ammirarlo perchè è la dimora della nostra anima.

Questo nuovo atteggiamento sarà il punto cardine per un percorso che porterà al raggiungimento dei propri obiettivi, evitando sofferenze e privazioni a livello fisico e mentale.

Buon percorso!!!!

Lo yoga nel mangiare

Il corpo umano è una macchina meravigliosa, e come tutte le cose per funzionare bene va nutrito con cognizione di causa.

“Noi siamo quello che mangiamo”.

Una sana alimentazione è la premessa per una perfetta condizione fisica, una buona salute, una eccellente performance sportiva.

Una corretta alimentazione è una scelta equilibrata di alimenti sani , in cui devono essere presenti tutti i principali nutrienti.

Purtroppo viviamo in una società frenetica dove tutto scorre troppo veloce, e ad essere influenzata è anche la nostra alimentazione.

Ecco, oggi voglio parlare non del cibo in quanto tale, ma del modo di consumare ed approcciarsi  ai pasti.

Troppo spesso mangiano quello che ci capita, in modo veloce e sbrigativo.

Ecco è proprio questo il problema!!!

Il momento del pasto dovrebbe essere considerato “sacro”, come una preghiera, un spazio per noi stessi, un tempo per rigenerarsi e rifiatare.

L’alimentazione , è l’assunzione di alimenti allo scopo di nutrire l’organismo e renderlo efficiente;

Ma come fà il nostro corpo ad assimilare i principi nutritivi di cui ha bisogno?

Tramite la digestione che è appunto quel processo chimico che trasforma il cibo ingerito in sostante assorbibili ed assimilabili dall'organismo.

Tale processo inizia dalla bocca con la masticazione e l’insalivazione e quindi la deglutizione.

Ma se mangio troppo in fretta, il cibo arriva allo stomaco non pronto per essere trattato a dovere, e il processo di digestione rallenta, perde di efficienza, causa disturbi come gonfiore e flatulenza.

Oltretutto il messaggio che siamo sazi arriva al cervello in ritardo, per cui in quel lasso di tempo potremo continuare a mangiare di tutto, anche se il nostro stomaco è pieno.

L’atteggiamento giusto deve essere quello di mangiare lentamente ed in modo consapevole; gustiamo il cibo che stiamo mangiando, annusiamolo, cerchiamo di percepirne il sapore, osserviamo le papille gustative come rispondono durante la masticazione.

E soprattutto spegniamo la televisione, lasciamo il telefonino in un'altra stanza, non ascoltiamo la musica, non impegniamoci in discussioni laceranti durante il pasto.

Se ci accorgiamo di essere  pieni di rabbia, preoccupazione, ansia, attendiamo un attimo, pratichiamo qualche minuto di respirazione profonda e solo dopo iniziamo il pasto

Apprezziamo gli alimenti che mangiamo, gustiamoli, ammiriamoli, perché quelle sostante entreranno dentro di noi e ci permetteranno di continuare a vivere in salute.