Viviamo in un momento storico dove l’innovazione tecnologica
la fa da padrona: digitale, satellitare, dvd, tablet, pc, internet, smartphone,
smartwatch, mp3, social network e chi
più ne ha più ne metta.
Ovviamente tutto questo ci ha di molto semplificato e
facilitato la vita, ma forse ci ha anche un po’ troppo robotizzato, facendoci
perdere il gusto della vita reale.
Anche nel mondo dello sport
l’hi tech ci permette di utilizzare i più svariati strumenti per valutare
la nostra performance: frequenza cardiaca, percorso effettuato, velocità di
andatura, calorie consumate, livello di
glucosio nel sangue, efficacia del risposo, conta passi, ecc ecc.
Tutto molto bello, tutto molto utile, ma oggi però voglio
esaminare la situazione sotto un altro punto di vista.
Non voglio farvi la
romanzina del tempo che fù, che prima era più bello, più a misura d’uomo, più
naturale; le epoche passano e la
tecnologia è sicuramente utile e va utilizzata ma voglio solo consigliarvi un approccio
un po’ più distaccato dall’uso di questi prodotti soprattutto nello sport
amatoriale
Nel praticare una qualsiasi attività, lavorativa, sportiva,
artistica, letteraria, didattica, siamo spinti sempre più ad una irrefrenabile
competizione interpersonale.
Questo modello di vita,
invoglia a primeggiare ed emergere in ogni campo, a ricercare la
perfezione, a non rimanere mai indietro, ad essere sempre all’avanguardia.
Ed eccoci che siamo pronti con il nostro supporto
tecnologico di turno per vedere se miglioriamo, se siamo più bravi degli altri,
se superiamo i nostri limiti ; che in
linea di massima va bene, ma non deve diventare una ossessione ed aumentare
cosi lo stress già accumulato durante la vita quotidiana.
Ti do un consiglio, ogni tanto lascia a casa il cell, l’orologio
cardio-gps, conta passi, conta calorie,
mp3 per correre, l’iPod, e
qualsiasi altra diavoleria elettronica e goditi veramente il tuo momento, il
tuo corpo e rientra in contatto con te stesso.
Per esempio se vai a correre fuori a piedi o in bicicletta
guarda i fiori, ascolta il canto degli uccelli, il rumore dei passi o della
bicicletta, il profumo dell’erba, ammira il panorama , e spegni e lascia perdere il fracasso assordante delle
cuffiette, che se ti fa andare più forte però ti fa perdere il contatto con te
stesso, con le tue sensazione corporee e con la natura.
Per i più attenti, sarà
una vera sorpresa, una presa di coscienza, di consapevolezza del proprio corpo,
del proprio ritmo e del proprio respiro: una forma di meditazione che aiuta a
spezzare l’incessante rumore della nostra mente ricaricando le batterie
nervose.
Il consiglio è utile anche per chi frequenta la sala pesi dove nel 70% dei casi non ci si
allena con consapevolezza: chiacchiericcio, musica alta, distrazioni,
cuffiette, la fanno da padrone.
La concentrazione anche qui è fondamentale: è necessario
creare una connessione tra la mente ed il muscolo, creare una consapevolezza in quello che stiamo
facendo: un conto è spostare pesi, un conto è allenare muscoli.
Basta con tutto questo chiacchiericcio durante
l’allenamento, se ci si allena seriamente si è concentrati e non si parla di
frivolezze tra una serie ed un’altra pensando di stare al bar; basta con le
cuffiette alle orecchie con musica assordante, basta chiedere al titolare della
palestra musica motivazionale; la motivazione deve nascere da dentro di voi e
non serve altro.
Anche qui è fondamentale riprendere il contatto con le
proprie sensazioni, essere attenti osservatori della propria tecnica di
esecuzione, sentire il peso, il muscolo
che si contrae e che si allunga, le fibre muscolari che si attivano, il sangue
che pompa, i muscoli che s’ ingrossano, la sensazione di bruciore…ahhhhh che
bella sensazione!!!!!.
Provate e fatemi sapere cosa provate : vi assicuro che la
differenza si noterà e ciò gioverà non solo al vostro benessere ma sicuramente
anche alla vostra performance.
A voi la scelta….