Tra i regimi alimentari a restrizione calorica, la dieta “Up and Down” è sicuramente un modello da approfondire.
La caratteristica principale di questo protocollo
alimentare è la riduzione dell’introito calorico in maniera diversa rispetto
alle solite diete.
Normalmente la dieta per il dimagrimento prevede una decurtazione costante delle calorie per l’intero arco della settimana.
Nelle diete Up and down invece, dopo aver calcolato il
fabbisogno giornaliero, si dividono i giorni della settimana con
importi calorici differenti: alcuni giorni vi è una notevole restrizione, altri una dieta normocalorica,
ed in alcuni è previsto un surplus calorico, mantenendo in ogni caso costanti le
proporzioni tra carboidrati, proteine e grassi.
Ma andiamo a vedere un esempio pratico per capire
meglio.
Un frequentatore della palestra ha come obiettivo quello di perdere qualche kg di peso e dopo una valutazione è stato calcolato che il
suo fabbisogno giornaliero è di 2600 Kcal.
Ecco come pianificare la settimana:
Lunedi 2600 kcal (normocalorica)
Martedi 1900 kcal (ipocalorica)
Mercoledi 2600 kcal (normocalorica)
Giovedi 1900 kcal (ipocalorica)
Venerdi 1900 Kcal (ipocalorica)
Sabato 3000 Kcal (ipercalorica)
Domenica 1900 Kcal (ipocalorica)
Possiamo notare che se anche in alcuni giorni non è prevista nessuna restrizione calorica, la media
delle calorie settimanale è di circa 2250, comunque inferiore ai 2600 kcal calcolati precedentemente.
Questo piano alimentare risulta molto più appagante e
meno stressante rispetto ad una dieta normale; inoltre è
previsto, proprio nei momenti di socialità come il sabato, un aumento notevole
delle calorie introdotte e questo può aiutare molto a livello mentale.
Vi è poi anche un altro elemento positivo da considerare: le continue variazioni mantengono sveglio il metabolismo, diminuendo le possibilità di un adattamento dello stesso.
Questo articolo è riportato a puro scopo esemplificativo; esso non deve essere inteso come un invito a seguire tale protocollo; per iniziare un qualsiasi tipo di dieta, è necessario il parere del proprio medico o nutrizionista.