In passato era considerato un semplice inestetismo, un
semplice problema di circolazione: ora è considerata, come è giusto che sia, una
patologia vera e propria.
Il nome tecnica della cellulite è panniculopatia edemato fibro sclerotica
(PEFS) che si manifesta con una alterazione localizzata del microcircolo a
livello sottocutaneo.
In pratica si assiste ad un aumento delle cellule di grasso
(adipociti), una degenerazione della circolazione tissutale, un ristagno
di liquidi, una dilatazione dei vasi con conseguente aumento della loro
permeabilità: ciò provoca una stasi linfo-venosa compromettendo l’arrivo di
ossigeno, di sostanze nutritive, e l'eliminazione delle sostanze di scarto.
Il tutto porta ad un decadimento della stato di salute dei tessuti con perdita di trofismo ed
elasticità con conseguenze estetiche che provocano imbarazzo e malessere.
Le zone del corpo maggiormente colpite sono i fianchi,
glutei, cosce, ginocchio, braccia, ma anche spalle, collo e ascelle in età
avanzata, e addome (più frequente nei maschi).
I fattori che concorrono alla sua nascita sono numerosi:
predisposizione genetica, alti livelli di estrogeni, uso di pillole
anticoncezionali, gravidanza, dieta squilibrata, eccesso di grassi saturi,
alterazione della normale funzionalità intestinale, stress, abuso di alcool, fumo, farmaci, sedentarietà, postura scorretta, uso di abiti
troppo stretti e scarpe inadatte, ecc.
ecc.
Dopo aver appurato la presenza di patologie è possibile
stabilire una forma di intervento combinando farmaci, fisioterapia, estetica e
pratica sportiva.
Tralasciando la parte farmacologica, fisioterapica e trattamenti estetici a tecnici specializzati, concentriamoci su come e dove possiamo intervenire.
Il protocollo di lavoro si articolerà su 5 punti
fondamentali:
1) postura e mobilità articolare
2) lavoro
sul piede
4) respirazione
5) alimentazione
e stile di vita
6) massaggio
Postura e mobilità articolare
E' essenziale prevedere sedute ad hoc per un riassetto posturale onde evitare
possibili squilibri di appoggio plantare con conseguenze per la circolazione
linfo-venosa: ottime metodiche sono Mezieres e Souchard.
Utili esercitazione di mobilità articolare e stretching
localizzato.
Lavoro sul piede
Questa è una parte fondamentale del programma in quanto il
piede è considerato una vera e propria pompa che permette di spremere le
strutture vascolari e favorire un ritorno linfo-venoso verso l’alto.
Si lavorerà per recuperare un giusto appoggio del piede sul
terreno, migliorare la mobilità tibio-tarsica, ottimizzare la propriocettività tramite tavoletta di freeman, trx, medball, aumentare la
sensibilità con allenamenti a piedi scalzi su diverse superfici.
La muscolatura
Per favorire ulteriormente la circolazione sanguigna è
necessario stimolare le altre pompe muscolari come quelle del polpaccio, della
coscia, del gluteo, addominali, arti superiori.
Le contrazioni muscolari favoriscono un miglioramento del
tono muscolare, una miglior circolazione sanguigna e linfatica: ottimo il lavoro in sala attrezzi,
attività cardiocircolatoria a bassa intensità, ginnastica in acqua,
evitando workout che portino ad un accumulo di acido lattico (cofattore della
cellulite).
La respirazione
Importante è anche prevedere l’utilizzo di tecniche di
respirazione per lavorare sul diaframma, sulla profondità di
respirazione in quando una sua ottimizzazione favorisce un incremento del sistema
linfatico, che ha il compito di drenare i liquidi dallo spazio interstiziale al
sistema circolatorio.
L’alimentazione
Organizzare un piano alimentare sano ed equilibrato con la
pianificazione di 5 pasti al giorno, prevedendo l’assunzione di molta acqua
povera di sodio, antiossidanti, proteine di qualità, frutta e verdura fresca, evitando un consumo eccessivo
di acidi grassi saturi, sale, merendine,
fritti, alcool.
Va benissimo l’utilizzo di tisane disintossicanti e drenanti.
Soprattutto ristabilire uno stile di vita appropriato: buon
riposo notturno, attività fisica regolare, evitare fumo di sigaretta, prendersi
del tempo libero, andare a dormire alla stessa ora, evitare stress ed ansia.
Il massaggio
Sfortunatamente non tutti possono permettersi un trattamento
costante e duraturo per gli inevitabili costi ma consiglio comunque anche saltuariamente
di sottoporsi ad un massaggio che migliora la circolazione ed il drenaggio
linfatico.
Vanno bene anche le tecniche di automassaggio o utilizzando un attrezzo come il Foam Roller.
Ecco, dunque, un bel piano d’intervento a 360° che può essere d' aiuto per contrastare, migliorare e ancor più importante prevenire questa patologia, che
oltre a produrre inestetismi importanti agisce anche a livello psicologico creando
disturbi e disagi.
Per cui, coraggio, prendi in mano il tuo corpo e portalo
dove vuoi tu.