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Il principio cardine nel natural bodybuilding: “il sovraccarico progressivo”

L’allenamento è la somministrazione di uno stimolo stressante tale da produrre un miglioramento delle qualità specifiche ricercate.

In merito, è la somministrazione di uno stress capace di modificare l’omeostasi dell’organismo; esso risponderà con un adattamento attraverso il fenomeno della "supercompensazione", andando a ricostruire più di quanto speso, nella successiva fase di recupero.

Una volta sottoposto ad un allenamento, l’organismo risponde con un adattamento proporzionale allo stimolo avuto, recuperando un livello energetico superiore rispetto a quello iniziale.

Lo stimolo stressante deve essere organizzato in modo da stimolare tutti quei processi fisiologici, tali da permettere un miglioramento continuo della prestazione.

Lo stimolo dovrà essere continuo, organizzato e progressivo al fine di evitare situazione di stallo o addirittura un regresso dei risultati ottenuti.

Ma come intervenire? Come evitare situazione di stallo o di peggioramento?

La soluzione è semplice: applicare uno dei principi fondamentali dell’allenamento natural, ovvero “il sovraccarico progressivo”.

Per sovraccarico progressivo si intende l’applicazione di carichi di lavoro sempre più impegnativi.

Il corpo d’altronde ha la capacità di adattarsi ad una routine di allenamento se questa resta invariata per molto tempo.

Per cui sarà indispensabile giocare sui parametri dell’allenamento come volume, intensità, densità, frequenza, ruotandoli efficacemente.

Ecco nello specifico come operare:

- aumentare il volume di allenamento: incrementando progressivamente le serie eseguite per distretto muscolare.

- lavorare sul carico: aumentando gradualmente il carico sollevato con le stesse ripetizioni.

- incrementare la densità: applicare una riduzione del tempo di recupero di un esercizio mantenendo invariate le ripetizioni e le serie.

- modificare la frequenza: aumentando la frequenza globale (singola seduta) o specifica (riferita a singoli gruppi muscolari) durante il microciclo di allenamento.

Ma si potrebbe anche agire su altre variabili come:

- il timing: fare più ripetizione nello stesso arco di tempo oppure rallentare l’esecuzione ed avere un tempo sotto tensione maggiore

-  il rom: eseguire un movimento con una ampiezza maggiore per rendere più difficile l’esercizio.

Qualsiasi stimolo, anche il migliore, se mantenuto troppo a lungo smette di dare risultati: il segreto è ciclizzare e periodizzare gli stimoli allenanti, avendo cura di capire cosa funziona meglio per noi.

Per ottenere un consolidamento dei risultati conseguiti e incrementare le qualità ricercate, risulterà basilare stimolare il corpo con lavori crescenti e progressivi.

Un conto è spostare pesi, un conto è allenare muscoli: non basta eseguire gli esercizi indicati sulla scheda per avere dei risultati, fondamentale non è fare ma come fare!!!