In merito, è la somministrazione di uno stress capace di modificare l’omeostasi dell’organismo; esso risponderà con un adattamento attraverso il fenomeno della "supercompensazione".
Il nostro organismo una volta sottoposto ad un qualsiasi stress (stimolo) risponde andando alla ricerca della stabilità organica con un adattamento: STIMOLO - RISPOSTA - ADATTAMENTO
Fornendo un successivo stimolo, prima che il livello energetico ritorni allo stato originario, si provoca un aumento delle capacità psico-fisiche dell’atleta mirate alla prestazione a cui fa riferimento.
Lo stimolo dovrà essere continuo e progressivo, per favorire il miglioramento delle qualità ricercate considerando che il tempo di recupero deve essere proporzionale all’intensità dello stimolo.
Per ottenere un incremento delle capacità, nel nostro caso un aumento della massa muscolare, è necessario pianificare una strategia con l’obiettivo di mantenere in equilibrio i parametri fondamentali dell’allenamento: Intensità, volume, densità e frequenza
La durata dello stimolo, l’entità del sovraccarico, il periodo dedicato al recupero, la frequenza degli allenamenti sono le variabili da tenere in considerazione.
Oggi andremo ad analizzare il fattore intensità.
L’intensità nel bodybuilding è un argomento molto discusso e dibattuto con diverse scuole di pensiero: cercherò nel mio piccolo di dare un quadro
semplificativo.
L’intensità è il parametro che indica il grado di impegno
fisico durante una attività motoria.
Nel campo del body building la potremo definire come il
numero di unità motorie che un atleta riesce ad attivare in una singola
contrazione.
Sfortunatamente è molto complicato ottenere questo dato,
servirebbe un elettromiografo, per cui si deve tener conto della percezione del
cliente.
E’ qui viene il bello perché il livello dell’intensità è
condizionata da elementi soggettivi come le condizioni atletiche dell’atleta,
l’esperienza di allenamento, la genetica, la capacità di concentrazione, la
capacità di raggiungere il limite, la motivazione.
In generale nel body building l’intensità è influenzata sia
dal peso sollevato che dalla velocità di esecuzione, dall’uso di tecniche
speciale di allenamento e dal tempo in cui il muscolo è sotto tensione.
E’ evidente che per raggiungere risultati soddisfacenti è
fondamentale allenarsi con grande intensità.
Purtroppo la maggior parte dei frequentatori di palestre si
allenano molto a di sotto delle proprie possibilità, con il risultato poi di
trovarsi in situazioni in cui i progressi di forza ed ipertrofia
si arrestano.
Ma come fare? Quali tecniche utilizzare? Come rendere un allenamento più produttivo?
La risposta è molto semplice: imparando il significato Intensità.
Si può intervenire in diversi modi:
- aumentando le ripetizioni e/o riducendo i tempi di
recupero
- variando i carichi di lavoro ed i relativi intervalli
- utilizzando la peak contraction a fine movimento
- inserendo degli stop durante l’esecuzione
- diversificare i tempi di tensione ed imparare a muovere il
carico lentamente, soprattutto in fase negativa come per esempio con le
slow-motion
Lavorare sul fattore intensità favorisce e ottimizza la
connessione tra mente e corpo, e cioè la capacità di attivare il maggior numero
di fibre nell’unità di tempo e rendere la serie il più performante possibile.
Inoltre questo tipo di lavoro aiuta l’atleta ad essere
consapevole del movimento, ad avere attenzione nell’esecuzione del gesto
motorio, a sentire il muscolo, a capire la differenza fondamentale tra spostare
dei pesi e allenare i propri muscoli.
Ovviamente il tutto deve essere accompagnato da 3 elementi imprescindibili per raggiungere qualsiasi risultato: impegno, costanza e motivazione.