La palestra è un luogo di falsi miti, errori diffusi,
atteggiamenti che possono rendere un buon programma di allenamento inefficace.
Tra i comportamenti che più condizionano una seduta di
allenamento, quello dell’approccio mentale al workout è sicuramente tra i più
importanti.
Prima ancora di parlare di tecniche di intensità, di buffer,
di cedimento, di mono o multi frequenza, sarebbe il caso di parlare e
comprendere quale sia la giusta mentalità nell’affrontare un allenamento.
Concentrazione, attenzione alla tecnica di esecuzione degli
esercizi, determinazione ed anche un po’ di cattiveria (la famosa “garra”),
dovrebbero essere le uniche prerogative durante un workout.
Purtroppo quello che spesso vedo è molto diverso: gente che
tra una serie e l’altra chatta con il telefonino, che parla con altre persone
durante l’esecuzione degli esercizi, che ascolta musica assordante, che
chiacchiera e spettegola incessantemente.
Certo, comprendo che in palestra non tutti vengano per
allenarsi, vi è anche un aspetto ludico ed anche quello è importante, ma poi
non ci si deve lamentare se i risultati tardano ad arrivare.
Troppo volte sento dire che il proprio piano di allenamento
non dà risultati, che non va bene, che la colpa è dell’istruttore, che si vuole
cambiare palestra, che volete una scheda più avanzata.
Quando vedo in palestra i frequentatori chiacchierare delle
più disparate argomentazione tra le serie di un esercizio e non rendersi conto
del tempo che passa (magari anche 10’ dove invece la pausa era di 1’30”) , mi
rendo conto che purtroppo non siamo sulla strada giusta: manca un elemento
imprescindibile per la buona riuscita di una allenamento…. ovvero la
consapevolezza di quello che si sta facendo!!!!
Vorrei darvi una notizia: se nella scheda tra una serie e
l'altra è prevista una pausa di 1'30" e tra un esercizio e l'altro una di
2', un qualche motivo ci dovrà pure essere.
Non basta eseguire gli esercizi indicati sulla scheda per
avere dei risultati sicuri, fondamentale non è fare ma come fare!!!
Per prima cosa vorrei chiarire che il ruolo del tempo di
recupero è quello certo di recuperare dallo sforzo appena compiuto, ma anche di
prepararsi alla nuova serie in maniera ottimale.
E’ un momento di concentrazione, di riflessione, quasi di
meditazione, in attesa di essere al top per una nuova ripetizione o un nuovo
esercizio; in tal modo potremo favorire ed ottimizzare la connessione tra mente
e corpo, e cioè la capacità di attivare il maggior numero di fibre nell’unità
di tempo e rendere la serie il più performante possibile: un conto è spostare
pesi, un conto è allenare muscoli!!!!!
Ovvio che per un neofita questo possa essere un discorso un
po’ strano e precoce da capire ma per un avanzato deve essere una regola ben
chiara.
La concentrazione è essenziale per allenarsi come si deve,
ed oltre ad evitare movimenti bruschi e sbagliati che possono causare
infortuni, favorisce un reclutamento maggiore delle fibre muscolari.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati è importante avere
un atteggiamento positivo
, tenere duro, mantenere un livello alto di
concentrazione, focalizzarsi sul muscolo bersaglio, provare piacere in quello
che si fa, superando limiti di carattere fisico e mentale.
Non c’e’ altra strada….