La sua conformazione permette la stazione eretta, il movimento, una distribuzione ottimale dei carichi e stress meccanici.
Sul piano frontale è di forma rettilinea mentre sul piano
sagittale vi è la presenza di quattro curve: lordosi cervicale, cifosi dorsale,
lordosi lombare e curva sacrale.
Le caratteristiche principali delle curve del rachide sono la mobilità e la rigidità: la
prima consente una flessibilità che permette una certa libertà di movimento; la
seconda garantisce sostegno al corpo, protezione di organi vitali, sopportare
la forza di gravità.
Una colonna con curve fisiologiche migliora la capacità di
resistenza e di elasticità, mantiene il corpo in equilibrio, aumenta la resistenza
alla compressione verso il terreno, garantisce una migliore distribuzione dei
carichi.
Una accentuazione o diminuzione di tali curve può
determinare fastidi, dolori e problematiche posturali.
Il rachide svolge 3 funzioni fondamentali:
1) sostegno
per il tronco e gli arti inferiore e superiori
2) protezione
per il midollo e nervi spinali
3) dinamica
per consentire il movimento nello spazio.
I principali movimento della colonna sono: torsione,
inclinazione laterale, flessione ed estensione.
E’ costituita da numerosi segmenti ossei sovrapposti, le
vertebre, separati dai dischi intervertebrali.
La colonna vertebrale è formata da 33-34 vertebre:
7 vertebre cervicali
12 vertebre toraciche
5 vertebre lombari
5 vertebre sacrali
4-5 vertebre coccigee
Le vertebre sacrali e coccigee sono unite e fuse tra loro.
Sono collegate tra loro tramite dischi intervertebrali,
legamenti, articolazioni e muscoli.
Il disco intervertebrale è formato da un nucleo polposo,
gelatinoso ad alto contenuto di acqua, e dall’anello fibroso formato da fibre
di collagene.
Il disco ha il compito di ammortizzare e assorbire le
sollecitazioni dai carichi, forze e stress.
Il giusto equilibrio del rachide è garantito anche da una
azione sinergica dei muscoli che intervengono a livello della colonna sia posteriore che anteriore.
Questo equilibrio può essere alterato dalla presenza di
deficit muscolari oppure alterazioni della colonna stessa; inoltre
sedentarietà, posture scorrette tenute a lungo,
tensioni muscolari, lesioni a strutture vertebrali, malocclusioni dentarie, muscolatura poco
allenata, obesità, fumo, alcol, stress, ansia, depressione, possono influire
sulla salute della schiena
Essenziale dunque, lavorare in prevenzione, impegnandosi in una
condotta di vita più salutare attraverso una costante ed equilibrata attività fisica, un mantenimento del peso corporeo, una alimentazione equilibrata evitando vizi ed eccessi.
La pratica di attività motorie che favoriscono un
allungamento muscolare, una migliore escursione articolare, una maggiore lasticità muscolare e soprattutto una aumentata consapevolezza del proprio corpo e delle posizioni che assume nello
spazio, possono essere una buona soluzione sia in ottica curativa che
preventiva.
Come diceva il padre della medicina Ippocrate “Tutte le parti del corpo che hanno una
funzione, se usate con moderazione ed esercitate nell’attività alle quale sono
deputate, diventano più sane, ben sviluppate ed invecchieranno più lentamente;
ma se non saranno usate e lasciate inattive, queste diventeranno facili ad
ammalarsi, difettose nella crescita ed invecchieranno precocemente.”