Arrivando la bella stagione i centri fitness si svuotano e
aumenta la voglia di praticare sport all’aperto; bici ,corsa, escursionismo, nuoto, canottaggio, ecc.
Nel caso della corsa è meglio correre all’aperto o su
un tappeto?
Senza addentrarsi in valutazioni biomeccaniche , che esulano
dal presente articolo, è ovvio che l’atto motorio sia differente; nel tappeto è
il nastro a scorrere sotto la persona mentre all’aria aperta è l’atleta che corre e spinge sul terreno.
Correre sul tappeto non è funzionale come all’aperto: l’uomo
è nato per correre su un terreno stabile sotto i
piedi e possibilmente all’aperto.
Inoltre la spesa energetica è superiore nella corsa
all’aperto rispetta alla corsa sul tapis roulant; vi è una maggiore resistenza
all’aria, una più variabilità del terreno, un maggior consumo di ossigeno, una
diversa e maggiore attivazione muscolare.
In più all’aperto la
possibilità di godersi il paesaggio, di respirare aria fresca, dà più
motivazione, è più funzionale e si può praticare ovunque ed in qualsiasi ora.
La mia opinione è ben precisa ma ciò non toglie che il
treadmill sia una valida alternativa soprattutto nei mesi invernali, quando le
condizioni ambientali non favoriscono un allenamento outdoor.
Per neofiti, poi, il tappeto rappresenta un ottimo strumento
di lavoro in cui è possibile effettuare protocolli di lavoro a ritmo costante,
in tutta sicurezza monitorando ed incrementando gradualmente il livello di
difficoltà.
E’ logico che nessun atleta professionista prepara una gara
sul tappeto ma può essere un mezzo utile per il benessere, per il dimagrimento
e il training cardiofitness.
"Ogni mattina in Africa, una gazzella si sveglia,
sa che deve correre più in fretta del leone o verrà uccisa. Ogni mattina in
Africa, un leone si sveglia, sa che deve correre più della gazzella, o morirà
di fame. Quando il sole sorge, non importa se sei un leone o una gazzella: è meglio
che cominci a correre." ( William Shakespeare)