
Il riscaldamento (in inglese warm-up) è una pratica fondamentale eseguita prima di un allenamento o di una competizione sportiva.
In particolare , permette di raggiungere una condizione
fisica e psicologica ottimale, in modo da esaltare le potenzialità dell’atleta
durante la performance, riducendo il rischio di infortuni muscolari, articolari e
tendini.
Durante il riscaldamento avvengono variazione fisiologiche
quali:
aumento della temperatura corporea
aumento della frequenza cardiaca
aumento del ritmo respiratorio
aumento della vasodilatazione
aumento del glucosio ematico
aumento della lubrificazione sinoviale
aumento elasticità muscolare
aumento apporto di sangue ai muscoli
riduzione della produzione di lattato
riduzione del ph e
quindi dell’acidosi
Tutto ciò porta dei benefici riscontrabili in una maggiore
velocità di contrazione e rilasciamento del muscolo, una diminuzione del dispendio
energetico grazie a minori resistenze interne, una maggiore disponibilità di
ossigeno per i tessuti con un aumento dell’apporto di nutrienti e gas ai
muscoli, un maggior reclutamento di unità motorie, un aumento dell’attivazione
del sistema nervoso con miglioramento della concentrazione, coordinazione e
tempi di reazione, un aumento della forza e potenza muscolare.
Il riscaldamento si divide in generale e specifico:quello
generale si riferisce ad esercizi di mobilizzazione, stretching e attività cardiovascolari non riconducibili direttamente al gesto di gara, quello
specifico consiste in movimenti che riproducono l’atto della prestazione.
L’importanza del riscaldamento è ormai accertata da numerose
ricerche, purtroppo ancora oggi è spesso trascurato, tralasciato o fatto di
fretta.
E’ una prassi da effettuare con attenzione e gradualità in
modo da evitare un eccessivo consumo energetico prima della prestazione.
Saranno da valutare le caratteristiche dell’atleta, la sua
esperienza, l’età, il livello di allenamento, il tipo di sport, l’intensità di
gara, la temperatura ambientale e il momento della giornata in cui viene svolto.