L’allenamento è uno stimolo stressante che deve essere
organizzato in modo da stimolare tutti quei processi fisiologici, tali da
permettere un miglioramento della prestazione fisica.
Per ottenere un incremento delle capacità ,è necessario pianificare
una strategia con l’obiettivo di mantenere un equilibrio tra i parametri
fondamentali di una programmazione: allenamento, alimentazione, recupero.
E’ strutturato in base alle qualità ricercate, esigenze
individuali, condizioni di partenza, età, sesso, passato sportivo,
caratteristiche fisiche e genetiche, infortuni pregressi, vita lavorativa e di relazione dell’atleta.
In merito, è la somministrazione di uno stress capace di
modificare l’omeostasi dell’organismo; esso risponderà con un adattamento
attraverso il fenomeno della "supercompensazione".
In pratica il nostro organismo una volto sottoposto ad un
qualsiasi stress (stimolo) risponde andando alla ricerca della stabilità
organica con un adattamento.
STIMOLO -> RISPOSTA -> ADATTAMENTO
Successivamente
nella fase di recupero (adattamento) i processi fisiologici andranno a ricostruire più di
quanto speso, portando i livelli
energetici ad uno stato superiore rispetto a quello iniziale.
Fornendo un successivo stimolo, prima che il livello
energetico ritorni allo stato originario, si provoca un aumento delle capacità
psico-fisiche dell’atleta mirate alla prestazione a cui fa riferimento.
Lo stimolo dovrà essere continuo, ed organizzato in maniera progressiva, per favorire il miglioramento delle qualità
ricercate considerando che il tempo di recupero deve essere proporzionale
all’intensità dello stimolo.
Se non rispettiamo queste semplici regole non solo non
migliora la prestazione ma addirittura si andrà incontro ad un peggioramento
della stessa con il rischio di favorire l’Over Training Syndrome (la sindrome
da super allenamento).