CARTA DEI PRINCIPI DELLO SPORT PER TUTTI
- Praticare lo sport è
un diritto dei cittadini di tutte le età e categorie sociali.
- Lo sport per tutti
costituisce un fenomeno socialmente rilevante, poiché assolve a primarie
funzioni nei processi di crescita degli individui e della collettività.
In particolare, lo sport costituisce un elemento irrinunciabile della dimensione educativa, per il ruolo che esso svolge nella formazione del fanciullo e dell'educazione continua degli adulti. Il diritto allo sport è dunque diritto a compiere un'esperienza di maturazione umana e di integrazione sociale. Lo sport per tutti è un'attività umana che si fonda su valori sociali, educativi e culturali essenziali, e rappresenta quindi un eccellente strumento per equilibrare la formazione e lo sviluppo della persona in ogni età. - Lo sport per tutti
svolge una preziosa funzione sanitaria a beneficio di tutti: tutela la
salute ed è fattore di prevenzione contro le malattie. Il diritto allo
sport è quindi parte integrante del diritto alla salute.
- La dimensione
associativa dello sport costituisce un'importante risorsa di relazione e
interazione sociale, una preziosa esperienza di democrazia, partecipazione
e corresponsabilità.
- Lo sport per tutti, in
tutte le sue forme e per tutti i cittadini, deve essere affermato,
riconosciuto e garantito per assicurare i massimi benefici dell'esperienza
sportiva alle singole persone, ai gruppi sociali e alla collettività.
- Per assolvere le sue
funzioni educative, culturali e sociali lo sport deve essere organizzato e
praticato sulla base di principi e criteri scientificamente fondati, nel
rispetto delle regole disciplinari, di norme di fair play condivise e
liberamente accettate, e dei bisogni dei cittadini. Un'adeguata formazione
degli operatori è indispensabile per sviluppare lo sport sociale e in
particolare per concretizzare la dimensione educativa dell'attività
sportiva.
- L'associazionismo
sportivo è essenziale per la promozione e l'organizzazione dello sport
secondo criteri di qualità, eticità e regolarità.
- La specificità che
deriva allo sport dalle sue funzioni sociali si basa sulla salvaguardia
sia dell'autonomia delle associazioni sportive sia del volontariato che le
sostiene.
- L'associazionismo di
sport per tutti, nelle sue varie forme, rappresenta una dimensione rilevante
dell'economia sociale.
- E' dovere delle
Istituzioni Pubbliche a tutti i livelli – nazionale, regionale e locale –
garantire le condizioni per la pratica dello sport di tutti i cittadini e
per la vita e le attività delle organizzazioni sportive.
CODICE EUROPEO DI ETICA SPORTIVA
(approvato
dai Ministri europei responsabili per lo Sport, riuniti a Rodi per la loro 7^
conferenza,
13-15 maggio 1992)
FAIR
PLAY - IL MODO VINCENTE
CHI
GIOCA LEALMENTE E’ SEMPRE VINCITORE
INTRODUZIONE
• Il
Codice di Etica Sportiva del Consiglio d’Europa é una dichiarazione di intenti,
adottata
dai Ministri europei responsabili per lo Sport.
leale”
(fair play) non sono elementi facoltativi, ma qualcosa d’essenziale in
ogni attività
sportiva,
in ogni fase della politica e della gestione del settore sportivo. Queste
considerazioni
sono applicabili a tutti i livelli di abilità e impegno, dallo sport ricreativo
a
quello
agonistico.
minare
le basi tradizionali dello sport - base costruite sul fair play, sullo
spirito
sportivo
e sul movimento volontario - nella società contemporanea.
IL
GIOCO LEALE - INTERESSE CENTRALE DEL CODICE
• Il
principale interesse ed elemento centrale del Codice é il fair play dei
bambini e dei
giovani,
in riconoscimento del fatto che i bambini e i giovani del presente saranno i
praticanti
e le stelle dello sport di domani. Tuttavia il Codice é rivolto alle
istituzioni e
agli
adulti che hanno un’influenza diretta o indiretta sulla educazione e la
partecipazione
dei giovani allo sport.
trarne
soddisfazione, sia le responsabilità delle istituzioni e degli adulti nel
promuovere
il fair
play e nel garantire che questi diritti vengano rispettati.
DEFINIZIONE
DEL FAIR PLAY - IL GIOCO LEALE
• Fair
play significa molto di più che giocare nel rispetto delle regole. Esso
incorpora i
concetti
di amicizia , di rispetto degli altri e di spirito sportivo. Il fair play é
un modo di
pensare,
non solo un modo di comportarsi. Esso comprende la lotta contro l’imbroglio,
contro
le astuzie al limite della regola, la lotta al doping, alla violenza (sia
fisica che
verbale),
allo sfruttamento, alla diseguaglianza delle opportunità, alla
commercializzazione
eccessiva e alla corruzione.
• Il fair
play é un concetto positivo. Il Codice riconosce lo sport quale attività socioculturale
a
carattere collettivo che arricchisce la società e aumenta l’amicizia tra le
nazioni,
a condizione di essere praticato lealmente. Lo sport viene anche riconosciuto
quale
attività individuale che – praticata nel modo giusto – offre l’opportunità di
conoscere
se stessi, esprimersi e raggiungere soddisfazioni; di ottenere successi
personali,
acquisire capacità tecniche e dimostrare abilità; di interagire socialmente,
divertirsi,
raggiungere un buono stato di salute. Con la sua vasta gamma di società
sportive
e di operatori volontari, lo sport é occasione di partecipazione e di
assunzione
di
responsabilità. Inoltre, un coinvolgimento consapevole in alcuni sport può
contribuire
a
promuovere la sensibilità nei riguardi dell’ambiente.
RESPONSABILITA’
PER IL FAIR PLAY
Il
Codice riconosce che la partecipazione sportiva dei bambini e dei giovani si
svolge
nell’ambito
di un più ampio contesto sociale. La società e l’individuo potranno godere
appieno
dei potenziali vantaggi che lo sport può offrire soltanto quando il fair
play sarà al
centro
dell’attenzione e non un concetto marginale. Al fair play deve essere
attribuita la
massima
priorità da tutti quelli che, direttamente o indirettamente, favoriscono e
promuovono
esperienze sportive per i bambini e i giovani. Si tratta, in particolare:
• dei
Governi a tutti i livelli, compresi gli altri organismi che operano in tali
ambiti. Coloro
che
si occupano delle strutture educative hanno una responsabilità speciale;
altri
organismi di governo sportivo; le società sportive e di educazione fisica, gli
istituti
di
formazione, gli organi delle professioni sanitarie e farmaceutiche, i mezzi di
comunicazione
di massa. Anche i settori commerciali - inclusi i fabbricanti, i rivenditori
e le
agenzie del marketing di beni sportivi – devono assumere una responsabilità nel
contribuire
alla promozione del fair play;
dirigenti
sportivi, amministratori, giornalisti, medici e farmacisti, compresi gli atleti
di alto
livello
che costituiscono modelli di comportamento. Il Codice é applicabile a tutti
coloro
che
operano nello sport sia su base volontaria, sia professionistica. Anche gli
spettatori
possono
assumere una responsabilità rispetto al fair play;
Ogni
istituzione e ogni singola persona hanno una responsabilità e un ruolo da
svolgere.
Questo
Codice di Etica si rivolge a loro. Esso é efficace soltanto se tutti coloro che
operano
nel mondo sportivo sono disposti ad assumersi le responsabilità che vengono
indicate.
GOVERNI
I
Governi hanno le seguenti responsabilità.
•
stimolare l’adozione di criteri elevati in tutti i settori della società in cui
é presente lo
sport;
con
lo sport, dimostrano sani principi etici;
con lo
sport, dimostrano sani principi etici;
quale
componente centrale dei programmi scolastici di educazione fisica;
tra i
giovani e di incoraggiare le istituzioni a porre il fair play come
priorità;
comprensione
dei complessi problemi della pratica sportiva giovanile, per identificare i
comportamenti
anti-sportivi e indicare le opportunità per promuovere il fair play.
ORGANIZZAZIONI
SPORTIVE O CONNESSE ALLO SPORT
Le
organizzazioni sportive, o comunque connesse allo sport, hanno le seguenti
responsabilità:
creazione
di un contesto idoneo per il fair play
all’etica
e verificare - in tutte le forme di sport e a tutti i livelli di partecipazione
–
l’applicazione
di incentivi e/o sanzioni coerenti e appropriate;
etica
sportiva che rifletta il Codice europeo e sia applicabile alle varie
discipline;
tramite
campagne d’opinione, premi, materiale educativo e opportunità di formazione,
sorvegliando
e valutando l’impatto di queste iniziative;
successo
agonistico;
azioni
verso i giovani
bambino
che cresce e che consenta livelli graduali di partecipazione, dal livello
ricreativo
a quello altamente agonistico;
giovani
e perché l’enfasi venga posta sul fair play, oltre che sul successo
agonistico;
particolarmente
di quelli che dimostrano attitudini precoci;
giovani
siano ben qualificati per guidare, formare, educare e allenare queste fasce
d’età
e sappiano capire, in particolare, i cambiamenti biologici e psicologici
implicati nel
processo
di maturazione dei bambini.
SINGOLE
PERSONE
Le
singole persone hanno le seguenti responsabilità di carattere individuale:
comportamento
personale
i
giovani; non premiare in alcun modo i comportamenti sleali, né adottarli
personalmente,
né chiudere gli occhi su quelli di altri; applicare sanzioni appropriate
contro
ogni comportamento sleale;
diversi
livelli di impegno sportivo;
azioni
verso i giovani
vengano
prima di ogni altra considerazione, come il successo – anche per interposta
persona
– o la reputazione della scuola, della società sportiva, dell’allenatore o del
genitore;
vita
ad una sana attività fisica;
delle
trasformazioni fisiche e psicologiche implicate nella maturazione giovanile sia
dell’influenza
di questi cambiamenti sulla prestazione sportiva;
indebite
o contrarie al diritto del bambino di scegliere liberamente sulla sua
partecipazione;
premiare,
oltre che i successi agonistici più evidenti, la progressione individuale e
l’acquisizione
di capacità personali;
assumere
i ruoli di allenatore, giudice di gara e arbitro, oltre che quello di
partecipante;
a
elaborare propri incentivi e sanzioni per il fair play o per atti di
slealtà; ad assumersi
la
responsabilità personale delle proprie azioni;
benefici
potenziali relativi al raggiungimento di elevate prestazioni sportive.
CONCLUSIONE
Il
fair play é essenziale se si vuole promuovere e sviluppare lo sport e la
partecipazione.
La
lealtà nello sport - il fair play - é benefica per l’individuo, per le
organizzazioni
sportive
e per la società nel suo complesso.
Abbiamo
tutti la responsabilità di promuovere il FAIR PLAY, IL MODO VINCENTE
(CHI
GIOCA LEALMENTE E’ SEMPRE VINCITORE).
RISOLUZIONE
DEI MINISTRI D’EUROPA SUL CODICE DI ETICA SPORTIVA
I
Ministri europei responsabili per lo Sport, riuniti a Rodi per la loro settima
Conferenza
il 13-15 maggio 1992,
•
augurandosi di veder svolgere lo sport nello spirito della “Carta Europea dello
Sport”
al
successo e dai mezzi di comunicazione di massa – esercita sullo sport
di
fare scelte responsabili quando affrontano dette pressioni
educazione
fisica e nelle politiche delle organizzazioni sportive non mancherà di
influenzare
in senso positivo le attitudini dei partecipanti e del grande pubblico riguardo
lo
sport
DECIDONO
promuovere
la sua diffusione in tutti i settori opportuni, particolarmente quelli in cui
si
opera
con i giovani;
INVITANO
a far
inserire i principi enunciati nel Codice di Etica Sportiva nei programmi
di
educazione fisica;
conto
dei principi delineati dal Codice, nelle proprie campagne in favore del
rafforzamento dell’etica sportiva.
LA CARTA DEI VALORI PER
LO SPORT
(“Noi mamme x lo
sport”,Coni-P&G Italia,20-21 aprile 2012)
1. Passione e divertimento. Gli atleti esprimono in modo naturale la
propria vocazione, traendo piacere e gioia di vivere dall’impresa che stanno
compiendo.
2. Costanza e disciplina. Il rigore dell’impegno quotidiano, giorno
dopo giorno, è il metodo che affina la volontà e realizza la vocazione.
3. Miglioramento progressivo. Quando nulla è mai dato per acquisito, la
fonte di gratificazione personale e riconoscimento sociale si misura sul
miglioramento progressivo.
4. Affrontare le difficoltà. La sconfitta è parte integrante del gioco
sportivo: accettarla, e integrare nella vita quotidiana le difficoltà, aiuta a
rinascere più forti.
5. Rispetto a 360°. Le regole, la gara, l’avversario e persino se
stessi, spingono gli atleti a un rispetto integrale che va oltre lo sport.
6. Team e capacità relazionale. Il gioco sportivo rafforza lo spirito
di gruppo e il carattere del singolo, governando con empatia l’intero sistema
di relazioni.
7. Attitudine alla performance. La focalizzazione sull’obiettivo da
raggiungere è cruciale: ogni giorno permette una conquista, fino ad arrivare
all’oro olimpico.
8. Sfidare i limiti. La sfida della crescita infinita spinge a superare
i limiti propri e della realtà, verso un obiettivo “utopico” sempre presente
nella mente.
9. Equilibrio Corpo-Mente. Allenare il corpo e allenare la volontà: si
impara a trovare il proprio equilibrio vitale, tra forza e concentrazione.
10. Energia e Benessere Vitale. Dalla passione alla gioia del gioco
fino al successo e all’autorealizzazione: lo sport convoglia e mette in circolo
l’energia vitale.