Nel praticare una qualsiasi attività, lavorativa, sportiva,
artistica, letteraria, didattica, siamo spinti sempre più ad una irrefrenabile
competizione interpersonale.
Questo modello di vita, persuasa dagli organi d’informazione, invoglia a
primeggiare ed emergere in ogni campo, a ricercare la perfezione, a non
rimanere mai indietro, ad essere sempre belli, giovani, efficienti ed in buona
salute.
Viviamo in una società dove l’immagine, l’apparire, la forma
estetica prevalgono su tutto: la bellezza è diventata un mito da raggiungere
con qualsiasi mezzo.
Gli status-symbol sono rappresentati dalle modelle, attori,
sportivi agonisti, che si ammirano nella pubblicità, cinema, televisione, riviste alla moda, sfortunatamente difficili,
se non impossibile da raggiungere.
La cura maniacale del corpo ha soppiantato quello dello
spirito, la cura dei muscoli ha rimpiazzato quella dell’anima: le regole e i
dettami della bellezza sono influenzati dall’industria farmaceutica e cosmetica.
Attirati da questi falsi miti si sostengono ritmi assurdi al
di fuori della portata di ognuno di noi, si praticano attività motorie non più
per ristabilire un riequilibrio nella nostra vita, ma unicamente per ottenere
corpi da esibire.
Per raggiungere gli obiettivi prefissati, quasi sempre
irreali e suggeriti dai media, ci imbarchiamo
in attività troppe intense, pesanti, si consumano prodotti con il miraggio della pillola magica, e non
riuscendo a raggiungere lo scopo, miniamo la nostra considerazione, aumentando
il livello di stress sia fisico che mentale.
Ciò non vuol dire che non dobbiamo mettere in atto tutte le
possibile strategie ed impegno per raggiungere la meta ma è fondamentale porsi
degli obiettivi raggiungibili e misurabili, imparare ad accettare i propri pregi e difetti, e soprattutto, porsi
dei limiti.
Avere degli obiettivi è importante, ma serve moderazione ed
equilibrio, perché se è vero che fanno parte della vita è anche vero che non
devono diventare lo scopo della vita.
E’ opportuno intraprendere un percorso di maturazione
psicologica e di responsabilità, per possedere i mezzi idonei a respingere
l’uniformità di pensiero, l’omologazione di stile e gusto e soprattutto il
frivolo, insensato e fuorviante, messaggio dello show business.
Come sempre, a voi la scelta!!!