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L'istruttore non è un personal trainer

Nell’immaginario comune e nel mondo delle palestre un istruttore è considerato serio e competente, se segue regolarmente  l’allenamento dei clienti , insegna i trucchi della disciplina,  realizza schede mirate e personalizzate, sia disponibile a fare assistenza per ogni singolo esercizio, scarica i bilancieri e sistema in ordine i manubri.

I frequentatori, inoltre richiedono consigli in merito al dimagrimento, aumento di massa muscolare, ginnastica posturale, alimentazione, integrazione, etc.

Purtroppo, non vorrei deludere nessuno,  molte di queste azioni non rientrano nei doveri di un istruttore di sala attrezzi.

Questa incomprensione nasce dal fatto che in Italia non esiste una legislazione  che disciplina la professione dell’istruttore di fitness; inoltre  numerose federazioni che svolgono attività di formazione danno una indicazione di massima , che di certo non può rappresentare una regola, senza specifici riferimenti normativi.

Ma quali  sono i compiti, di norma, di un istruttore in sala attrezzi?

- dopo le dovute presentazioni effettuare una piccolo check-up
- fare una scheda di allenamento in base alle informazioni date
- mostrarvi  gli esercizi con spiegazione della tecnica di esecuzione
- rinnovare la scheda
- controllare ed eseguire una assistenza “tecnica”
- essere cordiale e disponibile

Qualsiasi altro servizio rientra nel campo del personal trainer e come tale deve essere pagato.

Se il cliente vuole una assistenza  continua, avere informazioni più dettagliate in materia di alimentazione ed allenamento, svolgere programmi  mirati alle proprie caratteristiche fisiche ed in base ai propri obiettivi , deve avvalersi di un buon personal trainer con un giustificato aumento della spesa, in quanto le suddette prestazioni non sono comprese nella semplice retta mensile corrisposta alla palestra.