Negli ultimi anni si è diffuso un nuovo modo di inquadrare gli esercizi svolti nella pratica sportiva; si è passati da un concetto ristretto con obiettivi di carattere puramente estetico-sportivo, ad una visione più globale del gesto tecnico.
Spesso in palestra gli istruttori ci profilano le solite schede preconfezionate con esercizi che ben poco hanno a che fare con la vita di relazione.
Sollevare degli oggetti dal basso verso l’alto rappresenta un movimento complesso dove intervengono più articolazioni, diversi piani di movimento, catene muscolari.
E’ possibile trovare tutte queste caratteristiche in un esercizio che normalmente eseguiamo in sala pesi??... La risposta è semplice….No!!
Possiamo però modificare questi esercizi rendendoli più efficaci per i nostri scopi: ecco dunque l’esercizio inteso come training non del singolo muscolo ma finalizzato a migliorare il movimento e quindi la funzionalità del nostro apparato locomotore.
Combinazioni di arti inferiori con arti superiori, in diversi piani, simmetrici, asimmetrici, mono laterali o combinati, tecniche di instabilità con attrezzature tipo swiss ball, tavolette propriocettive, elastici, possono essere considerati tutte metodiche per migliorare l’efficacia degli allenamenti.
Gli esercizi funzionali stimolano la propriocettività ed il controllo del corpo e della postura e si concentrano nell’esecuzione di metodiche più simili alle azioni della vita quotidiana.
Tendono a sviluppare diverse mansioni del corpo avendo come obiettivo non solo una valenza estetica, ma soprattutto un carattere funzionale, tecnico, con il risultato di un aumentata capacità di relazionarsi nel mondo esterno.
Una persona che presenta una funzionalità migliore può affrontare il percorso della vita con maggiori garanzie di successo.
“La Potenza è nulla senza controllo”